Il nostro è un lavoro impegnativo che ci dà anche il privilegio di raggiungere luoghi incantevoli in tutta la Penisola. In questi giorni, in occasione di una importante acquisizione, siamo a Venezia, proprio ora, nel momento in cui la Biennale ha riaperto al pubblico, con la 59. Esposizione Internazionale d’Arte.
Impossibile non emozionarsi all’idea di immergersi nel “latte dei sogni” (The Milk of Dreams): così, infatti, è intitolata questa edizione, curata da Cecilia Alemani e progettata, come ben sappiamo, in un periodo di globale instabilità e incertezza.
Cecilia Alemani ha all’attivo numerose mostre su artisti contemporanei, è stata curatrice del Padiglione Italia alla Biennale Arte del 2017 (in cui si esplorava la fascinazione per il magico) ed è responsabile di High Line Art, il programma di arte pubblica della High Line, il meraviglioso parco urbano sopraelevato di New York. Con la 59. Esposizione, desidera farci sperimentare il «re-incantesimo del mondo».
La Biennale è una delle rassegne d’arte più importanti del mondo: la pluralità di voci e visioni che caratterizza i molteplici padiglioni nazionali la rende unica. L’esposizione ha aperto al pubblico il 23 aprile 2022 e sarà visitabile fino al 27 novembre 2022. Si articola tra il Padiglione Centrale ai Giardini, l’Arsenale e il centro storico di Venezia, presentando 213 artisti e artiste provenienti da 58 nazioni, per un totale di 1433 opere e oggetti esposti.
Biennale di Venezia 2022: Il tema della Biennale Arte
Il latte dei sogni, ha spiegato Cecilia Alemani, prende l’ispirazione da un libro di favole di Leonora Carrington: «l’artista surrealista descrive un mondo magico nel quale la vita viene costantemente reinventata attraverso il prisma dell’immaginazione e nel quale è concesso cambiare, trasformarsi, diventare altri da sé». La mostra, quindi, costruisce «un viaggio immaginario attraverso le metamorfosi dei corpi e delle definizioni dell’umano».
L’arte ci interroga, da sempre. Ci invita a esplorare ciò che accade nella società, richiamando la nostra attenzione su questioni che toccano la cultura, la scienza, i miti del nostro tempo. «Come sta cambiando la definizione di umano? Quali sono le nostre responsabilità nei confronti dei nostri simili, delle altre forme di vita e del pianeta che abitiamo? E come sarebbe la vita senza di noi?». La 59. Esposizione ci coinvolge con queste domande e ci propone tre diverse aree tematiche: la rappresentazione dei corpi e le loro metamorfosi; la relazione tra gli individui e le tecnologie; i legami tra i corpi e la Terra.
Per approfondire, è possibile leggere anche la dichiarazione della curatrice.
Biennale di Venezia: I luoghi della Biennale Arte e Architettura
La sede tradizionale delle Esposizioni sono i Giardini: si trovano nel sestiere Castello, nella parte orientale di Venezia, e furono realizzati agli inizi dell’Ottocento da Napoleone. I Giardini ospitano il Padiglione Centrale, i padiglioni nazionali, il Padiglione Stirling, la Biblioteca della Biennale, il bookshop e la caffetteria.
L’altro punto nevralgico è l’Arsenale, sempre nel sestiere Castello: simbolo della potenza della città, è stato il più grande centro produttivo nell’epoca preindustriale, un enorme complesso di cantieri dove si costruivano le flotte della Serenissima. L’Arsenale ospita i padiglioni della Biennale a partire dal 1980. Nel tempo si sono aggiunti altri spazi aperti al pubblico: il Teatro alle Tese, il Teatro Piccolo Arsenale, il Giardino delle Vergini e le Sale d’Armi.
Il padiglione Italia è attualmente ospitato alle Tese delle Vergini, proprio nel complesso dell’Arsenale.
La sede della Biennale di Venezia, invece, è Ca’ Giustinian, una dimora storica caratterizzata dallo stile tardo gotico veneziano e affacciata sul bacino di San Marco. Ora ospita un’ampia area espositiva, il Laboratorio delle Arti e lo Spazio Bimbi, con una stanza dedicata ai piccoli visitatori. Ca’ Giustinian, come tutti i grandi palazzi veneziani, è un luogo pieno di fascino: concedetevi una sosta anche nella magnifica terrazza panoramica che affaccia sulla laguna e sulla città.
Biennale di Venezia: Da non perdere a Venezia e alla Biennale Arte 2022
Oltre alla mostra, anche altri eventi collaterali, promossi da istituzioni nazionali e internazionali, si svolgono a Venezia in concomitanza con l’Esposizione: appartengono al quel peculiare pluralismo di voci che caratterizza sempre la città durante la Biennale. Il programma pieno e affascinante è anche un’occasione per rivedere luoghi veneziani iconici e accedere a punti meno noti: meglio consultare anche la guida agli eventi collaterali.
Qui abbiamo raccolto alcuni suggerimenti, per iniziare.
Le capsule storiche alla Biennale Arte
Le capsule storiche sono 5 piccole mostre ospitate al Padiglione Centrale ai Giardini e alle Corderie all’Arsenale: sono mostre tematiche a carattere storico, immaginate come capsule del tempo, che costruiscono connessioni tra opere storiche (con importanti prestiti museali) e le esperienze degli artisti e delle artiste contemporanei esposti negli spazi della Biennale. Le capsule storiche offrono suggestioni come “La Culla della Strega”, “Tecnologie dell’Incanto” o “La Seduzione del Cyborg”.
Surrealismo e Magia alla Peggy Guggenheim Collection
Il Guggenheim ospita la mostra Surrealismo e Magia. La modernità incantata, curata da Gražina Subelytė e nata in collaborazione con Palazzo Barberini (9 aprile – 26 settembre 2022). Si tratta della prima mostra internazionale che affronta l’interesse dei surrealisti per la magia, l’esoterismo, la mitologia e l’occulto. L’esposizione ospita una sessantina di opere, provenienti da oltre 40 grandi istituzioni internazionali e collezioni private: un’affascinante panoramica del Surrealismo, che esplora le molteplici influenze della magia e dell’occulto nei lavori di artisti come Victor Brauner, Salvador Dalì, Giorgio de Chirico, Max Ernst, Paul Delvaux, Maya Deren, Óscar Domínguez, Leonor Fini, René Magritte, Wolfgang Paalen, Kay Sage, Kurt Seligmann, Yves Tanguy, Dorothea Tanning, Leonora Carrington, Remedios Varo. Una lettura dell’artista come mago, visionario e alchimista, che trova nella magia «una forma di discorso poetico e filosofico, legato a processi di emancipazione personale».
Anish Kapoor alle Gallerie dell’Accademia e a Palazzo Manfrin
L’attesa retrospettiva di Anish Kapoor è ospitata alle Gallerie dell’Accademia e a Palazzo Manfrin, in cui aprirà la Anish Kapoor Foundation. La mostra è curata da Taco Dibbits (direttore del Rijksmuseum di Amsterdam) e rappresenta l’intera gamma visionaria della pratica di Anish Kapoor, artista indiano e britannico che sperimenta i limiti e la materialità del mondo visibile, attraverso opere che trascendono la loro oggettività. La retrospettiva alle Gallerie, in particolare, ospita molti lavori fondamentali, tra cui le opere sul vuoto, le opere realizzate con il Vantablack e anche sculture mai viste prima create con il Kapoor Black, un materiale nanotecnologico ancora più innovativo, talmente scuro da assorbire più del 99,9% della luce visibile.
Anselm Kiefer a Palazzo Ducale
Anche Palazzo Ducale ospita l’arte contemporanea, con l’attesa installazione di Anselm Kiefer, intitolata a una frase del filosofo veneziano Andrea Emo: Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce (26 marzo – 9 ottobre 2022). La mostra si lega alle celebrazioni per i 1600 anni dalla fondazione di Venezia e vuole valorizzare uno dei luoghi-simboli di Venezia, Palazzo Ducale, in un dialogo con la contemporaneità: non solo straordinaria memoria, ma cultura che vive. Anselm Kiefer si è misurato con i grandi pittori del Cinquecento, come Tintoretto, Palma il Giovane, Andrea Vicentino, che avevano dipinto le pareti della Sala dello Scrutinio dopo un incendio devastante. L’artista ci ricorda che queste installazioni ora «nascono dalla negazione, dalla cancellazione di altri cui si sovrappongono, in un certo senso sono l’esito del fuoco che ha bruciato l’intera decorazione della sala nel 1577, ma anch’essi sono destinati a morire quando si allontaneranno da Palazzo Ducale. L’unità tragica e irrisolvibile degli opposti».
Le manifestazioni della Biennale
L’universo della Biennale è incredibilmente affascinante e articolato: si concretizza a pieno nella serie di manifestazioni aperte al pubblico anche nei prossimi mesi, ospitate nel centro storico di Venezia, al Lido e negli spazi della terraferma.
Tra le manifestazioni promosse dalla Biennale, vi ricordiamo: il 50. Festival Internazionale del Teatro (24 giugno – 3 luglio 2022); il 16. Festival Internazionale di Danza Contemporanea (22 – 31 luglio 2022); la 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (31 agosto – 10 settembre) e il 66. Festival Internazionale di Musica Contemporanea (14 settembre – 25 settembre).