Si è svolta mercoledì 20 e giovedì 21 la decima edizione del Luxury Summit organizzato dal Sole 24 ore. L’annuale conferenza è, ormai da dieci anni, un appuntamento imperdibile per fare il punto, restare aggiornati ed esplorare le nuove frontiere del mondo dell’esclusività. Due giorni di dibattiti e confronti, a cui hanno partecipato i leader di mercato, top manager ed esperti di settore portando le proprie testimonianze. Un evento così importante da registrare, ancora una volta, il tutto esaurito. Si è parlato naturalmente del mondo della moda e del lusso e dei suoi cambiamenti a livello globale oltre che nazionale. Ma concentrandoci sui confini nazionali, è emerso come a conquistare gli stranieri sia stato il ‘bello e ben fatto’, tipico del Made in Italy. Il futuro sembra essere abbastanza roseo, dai dati emersi dal rapporto ‘Esplorare la Dolce Vita’ la decima edizione del Luxury Summitdel centro studi di Confindustria e Prometeia, nei prossimi 6 anni in 30 mercati emergenti potrebbero aumentare gli acquisti fatti in Italia nell’alta gamma di ben il 40% o, addirittura, del 75%. Nonostante la crisi, negli ultimi anni l’export italiano è aumentato notevolmente, merito della qualità e del ruolo chiave della moda che ha assorbito il 63.5% degli acquisti di prodotti ‘belli e ben fatti’ nei paesi emergenti. Seguono l’arredamento (18.9%) e il settore alimentare (17.5%). Sono dati, questi, destinati a crescere ancora. Nei prossimi 6 anni, infatti, si prevede una crescita per la moda del 40% (grazie alla spinta specialmente di pelletteria e calzature), dei prodotti alimentari del 26% e dell’arredamento del 53%. Nella decima edizione del Luxury Summit sono stati anche spiegati i motivi di quest’importante sviluppo. In prima battuta sono aumentati i potenziali consumatori dei prodotti del ‘bello e ben fatto’ ma anche il loro interesse per i prodotti di alta qualità. Interessante notare il ruolo cruciale dei Millennials: saranno loro la maggioranza dei nuovi clienti di questi mercati. Fanno parte dei nuovi ricchi che hanno un potere d’acquisto simile a quello dei paesi occidentali e che sono sempre più affascinati al mondo del Made in Italy. Oggi parliamo di 486 milioni, ma nel 2023 dovremmo arrivare a 660 milioni. Grandissimo spazio e risalto nel Luxury Summit ha avuto il food, vera e propria eccellenza italiano. Addirittura il mercato Food&beverageè letteralmente esploso, crescendo, negli ultimi 10 anni, del 75% rispetto al 25% di crescita del mercato manifatturiero. Gusto, qualità degli ingredienti, e italianità; per un’eccellenza nostrana sempre più importante e riconosciuta a livello mondiale.