Equitazione
La passione del nostro CEO, Barbara Pasquarelli, per l’equitazione ed in particolare per la disciplina del Dressage, ispira una serie di articoli dedicati a questo affascinante mondo in cui si celebra l’intesa fra uomo e cavallo.
Dressage e salto a ostacoli sono alcune fra le discipline nobili dell’equitazione. Uno sport da scoprire e conoscere al maneggio reso speciale dal rapporto che si crea con il tempo fra il cavallo e il cavaliere. Si tratta infatti di un legame che non è basato sulla dominazione o sullo sfruttamento, ma che fa riferimento alla fiducia e alle sensazioni.
Il cavallo d’altronde ha sempre avuto, nel corso dei secoli, un rapporto particolare con l’uomo. Usato come mezzo di trasporto e di lavoro, con il tempo è diventato protagonista delle battaglie dei grandi condottieri. La sua fierezza e nobiltà l’hanno reso un animale speciale e a partire dal XVI sono nate le prime scuole di equitazione. Con l’introduzione dei mezzi a motore, il ruolo del cavallo è radicalmente cambiato e l’equitazione è diventata una disciplina agonistica legata alle diverse tradizioni da quella inglese a quella americana.
Nel 1900 con il salto a ostacolo, la disciplina è entrata anche nei Giochi Olimpici di Parigi. In seguito sono state introdotte altre specialità come il dressage e il completo, sia in squadra che come sport individuale.
Equitazione: il salto a ostacoli
Il salto a ostacoli è una fra le discipline più antiche dell’equitazione. Secondo alcuni studiosi il primo manuale che parla di questa specialità venne redatto nel 1350 a.C da Kikkuli, maestro di cavalli d’origine mitannica. In seguito Senofonte scrisse Sull’equitazione che rese la disciplina una vera e propria arte legata agli ambienti militari e a personalità di alto rango. Il salto a ostacoli caratterizzò per un lungo periodo le battute di caccia, sino a diventare una vera e propria specialità olimpionica.
In cosa consiste? Il salto a ostacoli prevede un percorso con ostacoli da superare la cui altezza varia a seconda delle categorie, spaziando dai 40 centimetri a 1, 60 metri. Superando i 2 metri nelle gare di potenza. Le gare si possono svolgere su due differenti tracciati che vanno da un minimo di 700 metri a un massimo di 1000 metri. Nel primo caso i cavalieri devono superare 12 ostacoli nelle gare, mentre nel secondo 15. L’andamento del cavallo è sempre sostenuto con una media di 400 metri al minuto.
Per partecipare alle gare di salto a ostacoli sono necessari i gradi. La patente A viene rilasciata da un centro ippico e consente di partecipare, a 6 mesi dal rilascio, alle categorie sino 80 cm di altezza. Il brevetto invece permette di partecipare alle categorie con altezza massima di 115 e viene rilasciato da un istruttore. Troviamo poi G1 (primo grado) e G2 (secondo grado). G1 autorizza a partecipare alle categorie con altezza compresa fra 115 cm e 135 cm. G2 invece consente di saltare dai 135 in su.
Per il concorso è necessaria una divisa con giacca blu o nera, stivali o ghette nere, pantaloni bianchi, cap nero, bianco blu o grigio. Infine è prevista una cravatta bianca per i cavalieri oppure il plastron bianco per le donne.
Equitazione: il concorso completo
Con concorso completo di equitazione viene indicata una competizione con classifica combinata costituita da tre prove in cui si valutano l’addestramento, le doti fisiche e infine il rapporto fra cavallo e cavaliere. Le prove previste sono dressage, salto a ostacoli e cross-country, e si distinguono con difficoltà diverse a seconda delle categorie.
Equitazione: il dressage
Il dressage è una disciplina equestre che si fonda sull’addestramento del cavallo. L’obiettivo è quello di evidenziare le abilità dell’animale e la sua andatura naturale. Il cavallo esegue dei movimenti in alcune aree determinate all’interno di un campo di forma rettangolare che ha dimensioni di 20X40 metri nelle gare di basso livello e dimensioni 20×60 nelle competizioni di livello medio alto.
Il dressage ha varie categorie che si distinguono in:
- E (elementare);
- F (facile);
- M (media);
- D o Grand Prix (difficile).
Grand Prix e Grand Prix Special rappresentano il livello più alto che è anche quello con cui i cavalieri prendono parte alle Olimpiadi. Le figure di questa disciplina sono prestabilite e puntano sul legame fra cavallo e cavaliere. Troviamo inoltre il Kur (o freestyle) in cui il cavaliere è chiamato a eseguire una ripresa che ha personalmente ideato con dei movimenti che sono obbligatori della categoria e sono accompagnati dalla musica. Le andature sono tre: passo, trotto e galoppo.
La tenuta da dressage prevede giacca scura, pantaloni bianchi, camicia bianca con plastron, guanti bianchi, speroni e stivali neri. Il frustino è ammesso solamente nelle categorie dalla F in su, ma non viene usato in campionati, trofei o coppe. Il frac si può indossare nelle categorie M, D, non è richiesto nelle categorie E ed F, è obbligatorio invece nelle categorie D. I finimenti del cavallo prevedono filetto o briglia nella categoria D, sella tipo inglese, cuffia, mentre in campo di gara non vengono accettate fasce o protezioni.
Equitazione: il cross-country
Il cross-country è uno sport equestre che presenta una prova di velocità su un terreno vario e il superamento di ostacoli fissi che si possono trovare in natura come laghetti artificiali, fossi, siepi oppure tronchi. Poiché le distanze possono essere anche molto lunghe, spesso le gare durano diversi giorni. Non a caso in diverse competizioni di alto livello è obbligatorio il “cancello veterinario”, ossia una tappa in cui vengono monitorate le condizioni del cavallo.
La tenuta da cross-country prevede stivali da equitazione oppure stivaletti con ghette (non sono invece ammesse le scarpe da trekking). Vanno inoltre indossati casco con visiera flessibile o senza, corpetto protettivo e calzoni da equitazioni a tinta unita. Il cavaliere deve inoltre indossare una felpa o una maglia a maniche lunghe con collo alto bianco oppure con i colori della scuderia a cui appartiene. La tessera sanitaria compilata va applicata al polpaccio oppure a braccio del cavaliere. Infine è consentito l’utilizzo del frustino con una lunghezza massima di 65 cm.