Ci sarà anche l’antica via di Monserrato, cuore quattrocentesco della Capitale, nel nuovo film del regista e produttore britannico Ridley Scott.
Sir Scott, autore di capolavori come Alien, Blade Runner, Thelma e Louise, Il gladiatore e Un’ottima annata, ritorna a Roma per raccontare la storia di un rapimento miliardario che, all’epoca, catalizzò l’attenzione internazionale.
Era il 10 luglio del 1973 quando, a Roma, in piazza Farnese, venne rapito un sedicenne. Si trattava di John Paul Getty III, nipote del petroliere miliardario Jean Paul Getty, fondatore della compagnia statunitense Getty Oil.
Il ragazzo viveva a Roma, dove il padre, John Paul II, dirigeva le operazioni italiane di Getty Oil e la madre, Abigail Harris, gestiva una boutique in piazza di Spagna. Ad organizzare il crimine, la ‘ndrangheta calabrese. La richiesta iniziale di riscatto fu di 17 milioni di dollari.
I criminali pensavano di fare facile leva sul nonno, ma si sbagliavano. La prima risposta del miliardario fu “Ho 14 nipoti. Se dovessi sborsare un centesimo, avrei 14 nipoti rapiti”.
Dopo cinque mesi di prigionia e lunghe trattative, la famiglia pagò un riscatto pari ad un miliardo e 700 milioni di lire. Il ragazzo fu liberato lungo l’autostrada Salerno – Reggio Calabria, all’altezza di Lauria, in Basilicata. La cifra venne pagata dal padre del giovane, grazie ad un prestito che gli venne fatto dal nonno e che dovette rimborsare con gli interessi.
Durante la segregazione, a Getty III venne tagliato un orecchio, poi spedito, in una busta, alla redazione del quotidiano Il Messaggero. Il ragazzo non si riprese mai completamente dal trauma del rapimento e della violenza subita. Prese a far uso di alcol e droghe e, nel 1981, proprio a causa di un mix di metadone, alcol e valium, fu colpito da un ictus che lo renderà paralizzato e quasi completamente cieco. Morirà nel 2011, a 54 anni, nella sua tenuta nel Buckinghamshire in Inghilterra.
L’opera di Ridley Scott si intitolerà All the money in the world. Tra gli attori protagonisti, Michelle Williams (che interpreta la madre del ragazzo rapito) e Mark Wahlberg (a fare la parte di un detective che investiga sul caso).
Da circa un mese la troupe sta girando a Roma e dintorni, spostandosi fino a Bracciano. Nel rispetto della storia, le telecamere hanno agito nell’area limitrofa a via Giulia, tra piazza Farnese, Campo de’ Fiori e, come detto, via di Monserrato, servita da scenografia sia per esterni che per scene d’interni, entro alcuni palazzi storici dell’antica strada.
Per qualche ora, Roma ha fatto un viaggio nel tempo, un salto negli anni ’70, fra trench, auto d’epoca, pantaloni a zampa.
Curiosi e appassionati non hanno perso l’occasione per respirare, una volta in più, aria di cinema.
Tecnici e operatori ci raccontano un regista che, nonostante i suoi 79 anni (80 a novembre) è instancabile, capace di stare sul set dalle 9 alle 5 del mattino seguente e meticoloso, precisissimo, esigente, ma sempre gentile e alla mano.
Disponibile ed amabile così come viene descritta anche l’attrice Michelle Williams, indimenticata Jen Lindley del telefilm “Dawson’s Creek” e straordinaria Marilyn Monroe nel film Marilyn, per il quale ottenne una delle sue quattro nomination agli Oscar e vinse un Golden Globe.
Oggi, ultimo giorno di riprese e, da domani, Londra.
Francesca Pasut
1 comments
PP
…applause as alwais !!!